Non gli ho piantati io, sono arrivati da soli e vanno benissimo per l’inverno!
Fiorellini piccoli, piccoli, ma sempre color … glicine.
Il nostro acero rosso nel suo splendore.
Strani fiori. Pennacchio rossi fuoco. Cielo azzurro intenso. Che novembre!
Kiwi, kiwi. La prima raccolta.
Rosellina solitaria. È la rosa “spia” all’inizio del nostro unico filare di uva. Spia, perché quando essa si ammala, probabilmente si ammalerà anche la vigna.
Il primo e unico melograno arrivato a maturazione.
Gli unici fiori, che spuntano solo adesso. (Dobbiamo ricordarci che pianta è…)
L’unico limone di tutto il villino.
Il sistema di far maturare i kaki assieme alle mele ha funzionato benissimo! A sinistra un kako appena raccolto, a destra un’altro dopo 4 giorni di maturazione.
Purtroppo sono caduti tre grossi rami del kako a causa di un po’ di vento, di pioggia e del peso stesso di questi kaki enormi.
Abbiamo quindi raccolto questi kaki e messi in cassette. Abbiamo saputo dal nostro fruttivendolo che esiste un modo per farli maturare un poco alla volta. (Il kako non maturo è davvero disgustoso!) Basta metterne 2 su un piatto insieme a due mele e chiuderli per alcuni giorni in un sacchetto di plastica. Le mele emettono un gas volatile (etilene) e in breve tempo (ca. 4-6 giorni) i frutti matureranno!
Gli ultimi fiorellini piccoli, piccoli.
Il primo kako mangiabile, ancora appeso e raccolta da me: un gran successo, visto che non è caduto né nel pollaio e mangiato dalle galline né sull’erba e quindi divorato da Guss. È tutto mio!
Kiwi, ancora molto duri e per ora immangiabili.
La nostra piccolissima vendemmia!
Prugne rosse, sempre dai nostri alberi.
La potatura verde – sempre con moderazione – può fare miracoli, ecco le rifioriture.
Frutti di bosco, more giganti: non sapevamo che maturassero già in luglio! Grandissimi, dolcissimi, sono la merenda di Susanne delle 10:00 del mattino…
Erano così 1 settimana fa:
Prima di tagliare l’erba al villino Glicine – azione da compiere ogni 2 weekend – il prato si presenta così: non proprio un prato inglese, ma secondo noi e in accordo con le galline bellissimo e buonissimo, pieno di erba medica e fiorellini selvatici!
Pure le pere di un albero che si trova in un pollaio cominciano a crescere.
Hibiscus lasiocarpos, non sapevamo di averlo, ma in settimana è sbocciato nella siepe.
Questo è un albero di limone. È con noi da circa 8 anni. È sopravvissuto a 4 traslochi. Aveva perso tutte le foglie. Nell’ultimo vaso aveva anche un formicaio alle radici. È diventato nano, bonsai. Ora – finalmente interrato – comincia a rivivere!
L’albero gigantesco con le noci.
L’ortensia comincia ad aprirsi.
Strano ma vero. La soluzione? I frutti del glicine.
La passiflora ha un disegno speciale.
Fiorellini di una pianta grassa nelle aiuole.
Rose del villino Glicine. Ci viene in mente una massima da noi molto amata:
“Amare la gloria più del denaro, l’arte più della gloria, la natura più dell’arte”. Carolus Duran
(1837-1917), ritrattista francese.
Il kiwi del portico al villino Glicine.